ROK Cup Italia, Round 1 - Il resoconto delle gare
Il circuito Franciacorta Karting Track di Castrezzato (BS) inaugura la nuova stagione della ROK Cup Italia, con una straordinaria presenza di 215 concorrenti totali nelle sei categorie in gara. Al termine della giornata di domenica, sono emersi i seguenti leader di campionato: Zsebo Marcell (Mini ROK), Marchesi Nicolas (Junior ROK), Dragan David (Senior ROK), Bal Antoni (Expert ROK), Cicognini Domenico (Super ROK) e Rigodanza Riccardo (Shifter ROK).
Mini ROK
Continua il successo in termini di partecipanti, per la Mini ROK. In occasione del primo round di campionato, la categoria dei più piccoli conta addirittura 42 partecipanti.
La giornata di domenica inizia con la pole position di Francesco Koci, grazie al tempo di 56.509 secondi, fatto registrare nel gruppo 1. Marcell Zsebo è il più veloce nel gruppo 2 e si classifica secondo assoluto, davanti a Majus Mazinas, terzo, e a Julian Frasnelli, quarto. Angelo Pecoraro è quinto, con Dario Palazzolo, il campione in carica Shen Zeyu, Milosz Smuk, Mateusz Wal e Antonios Vouros alle proprie spalle. Seguono Franciszek Bal, Iven Ammann, Alessandro Nanni, Ilias Mitaki, Maxim Becker, Manuel Ranica, Blazej Kostrzewa, Shae Shield, Tommaso D'Ambrosio, Luca Muzzolon, Augustin Feligioni, Lorenzo Zucchetto, Benjamin Westwood, Diego Bertellini, Nicolò Carrara, Kacper Kluk, Angel Franceskin, Andrea Carbone, Alberto Masotto, Norbert Jr. Plaszewski, Valerio Santini, Gianmaria Ferretti, Angelo Stuppia, Carlo Pongratz, Marco Puma, Alex Dal Maso, Lorenzo Chiementin, Dawid Tyndel, Pavel Petras, Jarno Kummer, Zajac Michal e Alberto Facchetti.
Dato l’elevato numero di partecipanti, i piloti vengono divisi in tre gruppi nelle qualifying heats che determinano l’accesso alla finale ai 36 meglio classificati. Al termine delle manche, Zsebo, autore di uno score perfetto di due vittorie su due manche, è in testa alla classifica provvisoria davanti a Zeyu, autore di un primo e un quarto posto. Con due Top 3, Bal risale dall’11° posto al terzo, precedendo in graduatoria Pecoraro, Smuk, Walk e Vouros. Frasnelli scende in ottava posizione, con Mazinas e Palazzolo rispettivamente nono e decimo. Koci scivola addirittura 27° a causa di un ritiro nella prima manche.
La finale vede una serie continua di sorpassi e controsorpassi nelle prime posizioni. Già a partire dal via, con il poleman Zsebo subito superato da Bal, dopo pochi metri. Tuttavia il primo giro vede Zsebo di nuovo in testa, inseguito da Vouros, Frasnelli, Zeyu, Smuk, Mazinas e Pecoraro. Frasnelli supera Zsebo nel corso del secondo passaggio, ma già alla tornata successiva l’ungherese è di nuovo davanti. A metà corsa il gruppo di testa è formato da Zsebo, Frasnelli, Zeyu, Vouros e Mazinas, finché Frasnelli commette un fuoripista e arretra notevolmente. A quattro giri dal termine, Mazinas conquista il comando della gara e inizia un duello serrato con Zsebo. i due chiudono in volata sul traguardo finale, con Mazinas in testa. Ma una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta lo retrocede al 14° posto e premia Zsebo che vince davanti a Vouros, in seconda posizione, mentre la bagarre finale premia Wal sul gradino più basso del podio.
Junior ROK
Anche la Junior ROK fa il pieno di iscritti, con 47 piloti al via che obbligano l’organizzatore a far svolgere le manche eliminatorie per determinare l’accesso dei migliori 36 alla finale.
Ma partiamo dalle qualifiche, quando Nicolas Marchesi inizia in grande stile il proprio weekend, con la pole position: 50.151 secondi il tempo fatto segnare dall’italiano nel gruppo 2, più rapido rispetto a quello di Vegard Klemetsen (50.434) nel gruppo 1. Filippo Pola occupa la terza posizione nella classifica combinata, mentre Leonardo Monzani è quarto davanti a Stefano Zamponi, quinto, e ad Alex Laghezza, sesto. Settimo posto per Matteo Rainalter, con Maksymilian Rafalik, Franciszek Lassota e Morgan Knudsen a completare la graduatoria dei primi dieci. Seguono Marlon Di Salvo, Anna Filotto, Riccardo Repetto, Riccardo Brangero, Guido Bruno Bidoli, Ettore Sanesi, Giulio Mazzolini, Anh Tu Ranghetti, Alessandro Giarratano, Adam Sydor, Elia Epifanio, Piotr Maluszkynski, Adriano Roggero, Andrea Fiocco, Simeon Ketola, Federico Sbardellati, Alex Desario, Lorenzo Coletto, Cristian Tonalini, Alessandro Cocozza, Karol Niemczyk, Emilio Tedesco, Luigi Pace, Zackary Taylor, Simone Donchi, Davide Pretosi, Riccardo Moreni, Rodolfo Cambiaso, Andrea Thej, Devin Leon Ucar, Enrico Pietro Villa, Jakub Lizak, Selina Baum, Riccardo Maglioli, Matteo Pau, Stefano Ferrari e Serena Valenza.
Anche le successive qualifying heat, con i piloti divisi in tre gruppi, vedono Marchesi in cima alla classifica. L’italiano registra un totale di due vittorie su due e zero punti penalità, con Lassota secondo, grazie a due terzi posti, e Di Salvo terzo, con un secondo posto come miglior risultato. Rafalik e Knudsen sono rispettivamente quarto e quinto, mentre Epifanio rimonta dal 21° posto al sesto. Bene anche Brangero, da 14° a settimo, infine Pola, Zamponi e Desario chiudono la Top 10 della graduatoria provvisoria. Purtroppo, un ritiro arretra Klemetsen addirittura al 34° posto.
Nella decisiva finale, Marchesi mantiene saldamente la propria posizione dopo il via e precede nelle prime curve Di Salvo, Knudsen e Lassota, quest’ultimo partito al suo fianco in prima fila. Marchesi pone tra sé e i propri avversari un ampio margine, con Di Salvo impegnato a duellare con Knudsen e Rafalik, ritornato in quarta posizione. La lotta per la piazza d’onore si fa sempre più serrata giro dopo giro, finché al 6° passaggio Knudsen trova lo spazio necessario per sopravanzare Di Salvo. Il tedesco rimane incollato al polacco, ma allo stesso tempo subisce la pressione di Rafalik e Pola. Alla fine, la coppia Rafalik-Pola passa Di Salvo e cerca negli ultimi giri di avere ragione anche su Knudsen. Nel frattempo, Marchesi guida indisturbato la corsa e, in solitaria, transita sotto la bandiera a scacchi. Di Salvo trova lo spunto necessario per cogliere il secondo posto, a 3.540 secondi da Marchesi, mentre Pola precede Giarratano, poi retrocesso 12° per lo spoiler frontale in posizione non corretta. Zamponi (autore del miglior giro in gara), chiude quindi in quarta posizione davanti a Knudsen, quinto.
Senior ROK
La Senior ROK richiama a sé un numero record di 56 piloti per la prima prova stagionale di Franciacorta.
David Stefan Dragan prende le redini della categoria già in qualifica, dove - nel gruppo 1 - ottiene il miglior tempo di 48.866 secondi. Patrik Fraboni è secondo nella classifica combinata per appena 85 millesimi di secondo di differenza rispetto al romeno: lo seguono Paolo Dung Pastori, terzo, e Adrian Labuda, quarto. Samuele Di Filippo centra il quinto posto, davanti a Luca Bettoni, Luca Perelli, Mattia Jentile e Alessio Mario Abbate. Vittorio Maria Russo si classifica decimo, invece Alessio Migliucci occupa l’11° posto. La graduatoria vede nelle posizioni immediatamente successive: Simone Taccola, Davide Marconato, Gianmarco Cortopassi, Fabio Silvestri, Matteo Zaffarano, Michael Mueller, Christian Canonica, Riccardo Guglielmo Nostran, Lorenzo Bedetti, Lukasz Grabowski, Nicole Ameglio, Edoardo Prioglio, Matteo Berruti, Riccardo Salemi, Antonio Parlapiano, Alessandro Cocchi, Giacomo Pegazzano, Gabriele Giganti, Matteo Bellandi, Giovanni Tiberio, Alexander Panaev, Valentina Nessi, Niccolò Fontani, Cristian Lovi, Mattia Chiurato, Alessandro Arrey Bernandini, Nicolò Coppotelli, Sachel Rotge, Mattia Severino Marchiante, Giorgio Franzoni, Alessandro Antonelli, Ludovica Miceli, Rebecca Guarguaglini, Pietro Fonti, Davide Torrentelli, Samuel Kollar, Nicole Maffeis, Giuseppe Gaglianò, Emanuele Romanelli, Lorenzo Bertonelli, Ruben Pistolato, Gabriele Cucinotta, Manuel Rossi, Noah Massa e Daniel Galbiati.
L’elevato numero di partecipanti chiama in causa le qualifying heat, con i piloti divisi in ben quattro gruppi. Dragan non sbaglia un colpo e incassa un totale di tre vittorie, mentre Patrik Fraboni conquista un bottino di due successi e un secondo posto. Labuda scavalca Pastori per il terzo posto, con Cortopassi e Perelli nelle posizioni immediatamente successive. Trovano spazio in Top 10 anche Jentile, Canonica, Bettoni e Zaffarano. Una vittoria anche per Bedetti, sebbene rimanga al 18° posto a causa di un ritiro nell’ultima manche di giornata.
La finale è terra di conquista per Dragan. Il pilota romeno parte in pole position e mantiene la leadership anche dopo il via, con Labuda, Cortopassi, Fraboni, Pastori e Jentile nel ruolo di primi inseguitori. Dragan guadagna in pochi giri un margine rassicurante sui diretti rivali guidati da Fraboni, ritornato al secondo posto nel corso del quarto passaggio. Proprio Fraboni prova a ridurre il gap da Dragan, ma il leader della corsa non tarda a rispondere al compagno di squadra italiano. Al termine dei 16 giri in programma, Dragan passa trionfante sul traguardo finale con tanto di giro veloce in cassaforte e un vantaggio di 1.674 secondi su Fraboni, secondo. Labuda completa il podio, in terza posizione.
Expert ROK
In costante e continua crescita l’adesione alla Expert ROK, la categoria riservata ai piloti più esperti della ROK Cup, che in questo round di apertura conta ben 22 partecipanti.
Dopo essere stato uno dei protagonisti della ROK Cup Winter Trophy, Antoni Bal si ripresenta ai nastri di partenza di Franciacorta e mette tutti in riga nelle qualifiche di domenica mattina, con il miglior tempo di 50.218 secondi. Alessandro Viganò coglie il secondo posto, a +0.131 secondi da Bal, mentre Sona Ptackova risulta terza davanti a Fabio Cretti, quarto, Riccardo Pini, quinto, e Angelo Ardito, sesto. Roberto Nali e Michele Zampieri occupano rispettivamente la settima e l’ottava posizione, mentre Martin Hudec e Tino Donadei completato la Top 10. La classifica continua con Roberto Pelanconi, Pier Giuseppe Di Landro, Filippo Repetto, Daniel Zajac, Luca Fiorenti, Martin Rigo, Alberto Franchini, Reto Kummer, Gianluca Rubiolini, Riccardo Pedrola, Leonardo Grassini e Andrea Bicciolo.
In Gara 1, Bal si conferma al via con una partenza perfetta dalla prima posizione: alle sue spalle, lo seguono Ptackova, Pini, Nali, Cretti e Viganò. Tra questi cinque piloti, Cretti si mette in evidenza grazie a un ottimo ritmo: infatti, sorpassa prima Nali - al terzo giro - e, successivamente, mette nel proprio mirino Ptackova, intanto scavalcata da Pini. Cretti trova ragione della Ptackova a metà gara, dopodiché raggiunge Pini e gli sottrae la seconda posizione. Nel frattempo, Bal non commette alcun errore e giunge per primo sotto alla bandiera a scacchi. Cretti chiude con oltre due secondi di ritardo e ottiene la piazza d’onore, invece Pini sale sul gradino più basso del podio. Viganò guadagna il quarto posto finale, davanti a Ptackova e Nali.
In Gara 2, Zampieri non spreca l'occasione di partire davanti a tutti grazie all'inversione di griglia dei primi dieci e mantiene il comando dopo le prime curve, con Viganò e Ptackova alle sue spalle, rispettivamente al secondo e al terzo posto. Dalla decima posizione, Bal si fa velocemente largo nel gruppo di alta classifica e, in pochi giri, risale fino al terzo posto, dietro al leader Zampieri e ad Ardito, nel frattempo risalito secondo. Al terzultimo passaggio, Bal non ci pensa due volte e supera Zampieri e Ardito al primo tornante: con questa mossa, il polacco passa in testa e vince anche la seconda corsa del weekend. Zampieri e Ardito occupano i due restanti gradini del podio, mentre Nali e Donadei completano la Top 5.
Super ROK
Buona la prima per la Super ROK, la categoria monomarcia più performante della ROK Cup, nel round d’apertura di campionato.
La sessione di qualifica di domenica mattina si tinge di "rosa": Lynn Neuhaus firma la pole position con il tempo di 48.607 secondi mentre Gaia Cardinali ottiene il secondo posto, a soli 34 millesimi di secondo dalla svizzera. Domenico Cicognini guadagna la terza posizione, seguito da Alberto Bernardi, al quarto posto, e Manuel Gritti, quinto. Sesto tempo per Federico Vecchio, davanti a Sergio Koch, Matteo Adami, Riccardo Cocozza e Michal Bartoszuk. Chiudono la classifica Lorenzo Rubes, Alessandro Zini, Matilde Seregni, Chiara Bolognini, Filippo Magnani, Lorenzo Poletti e Matteo Crippa.
In Gara 1, Neuhaus sfrutta al meglio la pole position e transita davanti a tutti al primo tornante, con Cicognini nel ruolo di primo inseguitore e Gritti in terza posizione. Cicognini non perde tempo e, alla prima occasione, prende da Neuhaus il comando e inizia a guadagnare un buon vantaggio. Gritti non resta a guardare e, al 2º giro, passa al secondo posto, all'inseguimento di Cicognini. Ma il campione della ROK Cup Winter Trophy non perde la concentrazione e vince con quasi due secondi di vantaggio su Gritti, costretto nelle ultime fasi a guardarsi le spalle da Neuhaus. Partita dalla seconda posizione, Cardinali scivola dietro al via, ma conclude ai piedi del podio: la monegasca, però, riceve una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale mal posizionato e cede due posizioni a Bernardi, quarto, e a Koch, quinto.
In Gara 2, Adami, in pole position per effetto dell’inversione della griglia, non sbaglia la partenza, ma il pilota italiano dura appena un giro davanti a tutti: infatti, Cardinali gli mette i bastoni tra le ruote e si appropria della leadership già al secondo passaggio. Adami diventa presto il protagonista sfortunato della prova perché, all’ultimo tornante, è costretto a un ritiro prematuro. A emergere è quindi Cicognini che, dalla decima posizione, risale fino al secondo posto. Ma la rimonta di Cicognini non è ancora terminata: al 5° giro, l’italiano sorpassa anche la leader Cardinali e si porta al comando. Alle loro spalle, al 9° passaggio, rimangono coinvolti in un incidente Bartosz, Neuhaus e Bernardi, tutti eliminati proprio mentre erano impegnati nella bagarre per la terza posizione. Al vertice, nei giri restanti, Cardinali non perde il contatto con Cicognini che, però, vince anche gara due, con quattro decimi di vantaggio sulla monegasca. Koch porta a casa il gradino più basso del podio, precedendo Cocozza e Rubes.
Shifter ROK
Nel round inaugurale di campionato ottima presenza anche nella Shifter ROK, la categoria dei kart a marce della ROK Cup.
Le qualifiche di domenica mattina assegnano la pole position a Niki Taylor, il più rapido grazie al tempo di 47.531. Andrea Zemin s'installa al secondo posto, con Andrea Aliberti e Fabrizio Morardo nelle posizioni immediatamente successive. Loic Vindice, quinto, precede Federico Mascialino, sesto, Massimiliano Pezzucchi, settimo, e Daniele Demartis, ottavo. Chiudono la Top 10 Riccardo Rigodanza e Gabriele Bensi. A seguire troviamo, invece, Marco Acquarella, Stefano Mira, Alessio Foresto, Patrick Di Giuseppe, Marco Chiarello, Mattia Rossetti, Manuel Daziano, Boris Cutaia, Lorenzo Ripamonti, Elliott Shaw, Philippe Ehrensberger, Damiano Sapio, Victor Martin Odin, Pietro Gobbi, Ferruccio Alacqua, Giacomo Pellegrini, Lorenzo Celetti, Matteo Roveri, Francesco Buffa e Leonardo Boccardi.
In Gara 1, Zemin si dimostra il più rapido allo spegnimento dei semafori e, con uno scatto felino, brucia il poleman Taylor. Dietro al duo di testa, Vindice conquista la terza posizione, ma Rigodanza lo sorpassa dopo poche curve. Taylor non ci sta a rimanere secondo e, al 3º giro, prova l'attacco su Zemin, ma questa manovra facilita il lavoro di Rigodanza nell'ottenere il comando della gara. Al trio di testa si aggiungono anche Morardo, Bensi e Mascialino, ma le posizioni rimangono pressoché invariate. Alla fine Rigodanza precede di pochi decimi di secondo Taylor e Zemin sotto la bandiera, mentre Bensi agguanta il quarto posto davanti a Morardo, Demartis e Mascialino.
In Gara 2, Aliberti ben si comporta allo start e chiude ogni spazio utile a Demartis, secondo. Mascialino passa in terza posizione, con Bensi, Zemin, Morardo e Taylor subito a seguire. Proprio Taylor si rende protagonista nei giri successivi: infila in sequenza Morardo, Zemin, Bensi e Mascialino, raggiungendo la coppia di testa formata da Aliberti e Demartins. Aliberti non mostra alcun segno di cedimento, ma le cose cambiano all’8° passaggio: Demartins infila con un gran sorpasso il leader della gara, poi costretto nella tornata successiva a cedere il passo anche a Taylor, Mascialino e Zemin. Dopo la vittoria sfuggita in occasione della ROK Cup Winter Trophy, Demartis pone il proprio sigillo su gara 2 del round di apertura della ROK Cup Italia, con Taylor e Mascialino sui restanti due gradini del podio. Però, la classifica cambia nel post-gara: Taylor deve scontare una penalità di 5 secondi per lo spoiler frontale in posizione non corretta e precipita 12°, promuovendo Mascialino secondo e Zemin terzo.
Precisazione protezione pioggia filtro d’aspirazione |
Addendum pagine 7 e 8 scheda d’identificazione motore ROK SVR |