ROK Cup Festival - Il resoconto delle gare

07-12-2023   ROK Cup Festival

Grande partecipazione per la seconda edizione del ROK Cup Festival, appuntamento di chiusura della stagione 2023 del monomarca by Vortex. Infatti, ben 182 piloti si sono presentati al Franciacorta Karting Track di Castrezzato (Italia) con le attività in pista - suddivise in due giorni - condizionate dal meteo variabile.

Al termine della giornata di domenica sono stati incoronati gli ultimi campioni dell’anno: David Moscardi (Mini ROK), Lev Krutogolov (Junior ROK), Giorgio Molinari (Senior ROK), Antoni Bal (Expert ROK), Yicheng Qu (Super ROK) e Alessandro Buran (Shifter ROK).

Mini ROK

Ben nutrito lo schieramento di partenza della Mini ROK, con 42 piloti in lizza per l’ultimo titolo in palio della stagione 2023.

Le prove cronometrate di sabato vedono Emiliano Hernandez in pole position, grazie al miglior tempo di 1:08.986 secondi registrato nel gruppo 1. David Moscardi, il più rapido del gruppo 2, risulta secondo nella classifica combinata, davanti a Niccolò Perico, terzo, e a Victor Gorun, quarto. Quinta posizione per Zack Zhu, seguito, in sesta, da Li Linghan, in settima, da Lev Mykhailenko e, in ottava, da Julian Frasnelli. Trovano posto in Top 10 anche Ivan Kryzhanovskyi e Kyrylo Symeniuk. La graduatoria prosegue con Alberto Masotto, Augustin Feligioni, Huifei Xie, David Davoli Maschiari, Angelo Pecoraro, Luca Muzzolon, Norbert Jr. Plaszewski, Giuseppe Noviello, Momcilo Davoust, Jan Gardzielik, Vsevolod Osadchyi-Suslovskyi, Vincenzo Salierno, Elias Boullier, Stanislaw Grabowski, Kier Laird Sherren Wright, Vinicius Malfatti, Dawid Tyndel, Francesco De Luise, Johannes Buchhammer, Platon Kovtunenko, Franciszek Bal, Antonio Ianni, Manuel Ranica, Jamie Ehrat, Edoardo Traina, Gianmaria Ferretti, Leonardo Lanza, Lorenzo Zucchetto, Tommaso D’Ambrosio, Dominik Wojcik, Nicholas Bertolani e Camilla Amarotti.

Sulla base dei risultati delle qualifiche, i piloti della Mini ROK affrontano le qualifying heat suddivisi in quattro gruppi. Hernandez e Moscardi duellano per la leadership in classifica ed entrambi conquistano due vittorie e un secondo posto, così il messicano rimane in testa davanti all’italiano. Zhu e Frasnelli si classificano sempre in Top 3 e sono rispettivamente terzo e quarto. Plaszewski passa da 17° a quinto, davanti a Perico, Pecoraro, Feligioni, Davoli e Gorun.

Concitata fin dalle prime battute, la finale. Al via, Hernandez mantiene il comando davanti a Zhu, Plaszewski, Pecoraro e Moscardi, ma quest’ultimo è in grado di risalire al terzo posto dopo pochi passaggi. Al terzo giro è Zhu a prendere le redini della gara, ma Moscardi sottrae al rivale il primo posto nella successiva tornata. Moscardi resiste davanti per quattro giri, finché Hernandez ritorna in testa alla corsa. Zhu passa al contrattacco e sorpassa Hernandez al terzultimo passaggio, ma è di nuovo Moscardi a rovinargli la festa tornando in testa al gruppo a un giro dal termine. L’arrivo è da cardiopalma: in una volata a cinque, Moscardi vince con appena 3 millesimi di secondo di vantaggio Zhu, che a sua volta precede Pecoraro (rimasto sempre a contatto coi primi) di 28 millesimi di secondo. Plaszewski è quarto, mentre Hernandez chiude quinto. Bella rimonta di Masotto, da 25° a sesto.

Junior ROK

Ottima affluenza in termini di partecipanti nella Junior ROK, con 52 piloti pronti ad affrontarsi in pista.

Le qualifiche vedono subito in testa Jan Philipp Krüll Del Río, in pole position con un tempo di 1:05.681 secondi realizzato nel gruppo 1. Secondo posto per Lev Krutogolov, il più veloce del gruppo 2, seguito da Nicolas Marchesi in terza posizione e da Marlon Di Salvo in quarta. Ai vertici della classifica troviamo anche Mateusz Wal, quinto, Stefano Zamponi, sesto, Lyuboslav Ruykov, settimo, e Antoni Kosiba, ottavo. Milosz Smuk ed Emilio Tedesco completano la classifica dei primi dieci. Seguono nelle posizioni immediatamente successive Matteo Melis, Federico Sbardellati, Jan Michaleczko, Qarrar Firhand, Riven Esteves, Nicolò Marsili, Dragos Avasilcutei, Ioan Tudor Jercan, Marcel Rudnicki, Guido Bruno Bidoli, Marcel Matyjewicz, Amelia Wyszomirska, Ahn Tu Ranghetti, Alessandro Giarratano, Francesco Koci, Romeo Christian, Pietro Santese, Zachary Taylor, Bogdan Cosma Cristofor, Giulio Mazzolini, Filippo Pola, Oskar Hildebranski, Leonardo Monzani, Oskar Galan, Michal Czyzewicz, Riccardo Brangero, Iven Ammann, Alex Desario, Ettore Di Domenico, Ettore Sanesi, Ilias Mitaki, Stylianos Taxiarchis Kolovos, Enrico Pietro Villa, Andrea Savoldelli, Nicolò Carrara, Lena Pichler, Dominik Beller, Leonardo Righetto, Pietro Chesini, Selina Baum, Matan Achituv e Diogo Oliveira Silva Cruz.

Anche i partecipanti della Junior sono suddivisi in quattro gruppi nelle successive qualifying heat. A emergere in testa alla classifica, con due vittorie e un terzo posto, è Nicolas Marchesi. Stessi risultati anche per Di Salvo, classificato secondo, mentre Krüll Del Río passa in terza posizione, nonostante un successo nella prima manche. Notevole rimonta di Cosma Cristofor, da 29° a quarto, seguito in graduatoria da Kosiba, Sbardellati, Firhand, Avasilcutei e Ruykov. Da 30°, Mazzolini risale fino al decimo posto.

Numerosi piloti si contendono fino all’ultimo metro la vittoria nella finalissima di domenica pomeriggio. Marchesi scatta bene dalla pole position ed è subito leader, con Di Salvo e Cosma Cristofor nel ruolo di primi inseguitori. Al terzo giro, Cosma Cristofor ingaggia un duello con Marchesi, mentre Di Salvo effettua un fuoripista a causa di un doppiato. Nella lotta per il primo posto s’inseriscono anche Sbardellati, Melis, Mazzolini, Avasilcutei, Ruykov, Kosiba e Krutogolov. Al 4° giro prende il comando Melis, ma già nel passaggio successivo è Cosma Cristofor a passare in testa, ma, a sua volta, deve cedere poco dopo il primato a Marchesi. Tuttavia, a salire prepotentemente al primo posto da metà gara in poi è Krutogolov, partito addirittura 15°. L’ucraino non lascia più il comando e trionfa sotto la bandiera a scacchi con 38 millesimi di secondo di vantaggio su Cosma Cristofor, a sua volta seguito da Ruykov, terzo e autore del giro più veloce. Marchesi chiude quarto, davanti a Sbardellati, Mazzolini e Kosiba. Melis, terzo sul traguardo, riceve una penalità di 5 posizioni per la carenatura anteriore in posizione non corretta e retrocede fino all’11° posto.

Senior ROK

Griglia di partenza affollata nella Senior ROK. Sono 41 i piloti al via del ROK Cup Festival.

Il più veloce nel giro secco nella giornata di sabato è Riccardo Ferrari, autore della pole position con un tempo di 1:03.474 secondi. Primo nel gruppo 2 delle qualifiche è Edoardo Prioglio che si posiziona alle spalle di Ferrari nella classifica combinata. Maksymilian Rafalik ottiene la terza posizione, mentre Mattia Vischi la quarta. Ai piani alti della classifica trovano posto Giorgio Molinari, quinto, Lorenzo Bedetti, sesto, Kacper Turoboyski, settimo, e Alessandro Cocchi, ottavo. Spazio nei primi dieci anche per Pietro Fioravanti e Riccardo Salemi, rispettivamente nono e decimo. Dietro di loro si classificano Giovanni Polato, Christian Canonica, Alex Laghezza, Alberto Bernardi, Nicola Marini, Franciszek Czapla, Franciszek Lassota, Tommaso Arlati, Samuele Di Filippo, Colin Würthenberger, Mattia Jentile, Piotr Orzechowski, Alessandro Arrey Bernardini, Omar Matteo Mosca, Nicolò Manassero, Emanuele Romanelli, Renius Jejdling, Luca Ilotte, Pietro Camerlengo, Riccardo Frontini, Hlib Ukhovskyi, Carlo Alberto Bocca, Davide Cominazzini, Andrea Sorbello, Noah Massa, Sachel Rotge, Marco Massironi, Riccardo Moreni, Ludovica Miceli, Riccardo Chiodo e Valentino Rossi.

Cambiano notevolmente le carte in tavola al termine delle qualifying heat. Con una vittoria e due secondi posti, Molinari balza al comando della classifica intermedia, mentre Bedetti occupa la momentanea piazza d’onore. Czapla rimonta 13 posizioni e sale al terzo posto, con Salemi al quarto. Anche Mosca riesce a farsi largo nel gruppo e da 24° passa a quinto. Prioglio risulta sesto, davanti a Polato, Bernardi, Arlati e Rafalik. 11° Vischi, addirittura 16° Ferrari a causa di un ritiro nella prima manche.

La finale vede un’ottima partenza di Molinari dalla pole position, con Czapla bravo a infilarsi al secondo posto davanti a Bedetti e Salemi. Nelle prime fasi è Salemi a mettersi in luce, grazie ai sorpassi su Bedetti e Czapla; quest’ultimo cede successivamente posizioni anche a Bedetti stesso, Mosca e Prioglio. All’8° giro, Salemi lancia con successo l’attacco a Molinari, passa in testa alla gara e tenta la fuga. Molinari, invece, si difende da Mosca, Prioglio, Vischi, Ferrari (partito 16°), Czapla e Bedetti. Salemi contiene nel finale Molinari e vince la corsa, mentre Ferrari chiude poco distante al terzo posto. Tuttavia, arriva un colpo di scena da parte dei commissari sportivi, che penalizzano Salemi di 5 secondi per un contatto nei primi giri. La vittoria va così nelle mani di Molinari, con Ferrari e Mosca sui restanti gradini del podio. Vischi si classifica quarto, davanti a Salemi, Czapla e Bedetti.

Expert ROK

Immancabile a Franciacorta la presenza della Expert ROK, la categoria della ROK Cup riservata ai piloti più esperti.

È Alessandro Viganò, vicecampione della ROK Cup Italia, a conquistare la pole position in qualifica, con un riferimento cronometrico di 1:04.551 secondi. Davide Gherardi, vincitore della scorsa edizione del ROK Cup Festival, è secondo, a 0.111 secondi da Viganò. Andrea Fattori agguanta la terza posizione, con alle spalle Angelo Ardito, quarto, Marco Nannavecchia, quinto, e Valerio Modugno, sesto. Antoni Bal è settimo, seguito da Tino Donadei, Michele Zampieri, Gianluca Rubiolini, Alex Michelon e Paolo Baselli.

Nelle successive qualifying heat, Gherardi passa all’attacco e colleziona due vittorie e un terzo posto, risultati che gli permettono di salire al comando della classifica intermedia. Bal, con tre secondi posti, guadagna 5 posizioni e si piazza secondo, mentre Nannavecchia passa da quinto a terzo. Dopo il successo nella prima manche, Viganò non coglie nemmeno la Top 3 nelle due restanti gare in programma e retrocede in quarta posizione. Completano lo schieramento di partenza della finale Modugno, Zampieri, Fattori, Ardito, Donadei, Michelon, Rubiolini e Baselli.

La finale di domenica pomeriggio è teatro di battaglie senza esclusione di colpi. Dalla linea esterna, Bal ha uno spunto migliore rispetto ai propri avversari e sale al comando, mentre Gherardi perde anche il secondo posto, salvo poi recuperarlo dopo il primo tornante. Al 3° giro, Gherardi riottiene la leadership sorpassando Bal e nello stesso momento Viganò ottiene il terzo posto provvisorio. Proprio Viganò diventa l’avversario principale di Gherardi: prima supera Bal, dopodiché rimane francobollato al rivale per diversi giri. Finché, al 14° passaggio, mentre sono in lotta, i due tardano la frenata e finiscono entrambi fuoripista, lasciando quindi strada libera a Bal. Il polacco, però, deve fare i conti con Zampieri, capace di tallonarlo nelle ultime fasi della corsa. Vince Bal con 0.109 secondi di vantaggio su Zampieri, secondo, mentre Ardito conquista il gradino più basso del podio. Ripartito dal fondo, Gherardi si classifica quinto, dietro a Baselli, mentre Viganò colleziona un ritiro.

Super ROK

Sfida agguerrita per il primato nella Super ROK, la categoria monomarcia più prestazionale della ROK Cup.

Il più veloce nella sessione unica di qualifica è Antonio Lagrotteria, con un tempo di 1:02.839 secondi, più rapido di soli nove millesimi rispetto al crono fatto registrare da Domenico Cicognini, classificato quindi al secondo posto. Brando Pozzi occupa la terza posizione, davanti ad Alessandro Cocozza, quarto, Jakub Rajski, quinto, e Thomas Carnovali, sesto. Settima piazza per Riccardo Cocozza, ottava per Riccardo Martinello, nona per Lynn Neuhaus e decima per Yicheng Qu. Subito dietro troviamo Nicolò Coppotelli, Simone Donchi, Sergio Koch, Luca Fiorenti, Alessandro Zini, Lorenzo Poletti e Matilde Seregni.

Con un bottini di due vittorie e un secondo posto, Cicognini prende le redini della classifica al termine delle qualifying heat. Con una vittoria all’attivo, Pozzi risulta secondo in classifica, davanti a Qu e Rajski. Il polesitter Lagrotteria ottiene un solo podio e retrocede al quinto posto. Tra i primi dieci troviamo anche Koch, Martinello, Cocozza, Coppotelli e Poletti.

Partenza senza problemi per Cicognini dalla pole position, davanti a tutti alla prima curva, con Pozzi, Qu, Lagrotteria e Rajski subito alle sue spalle. Nella prima metà di gara, l’unico in grado di tenere lo stesso ritmo di Cicognini è Pozzi, mentre Rajski sale al terzo posto, dopo essersi sbarazzato prima di Lagrotteria e poi di Qu. In poco tempo, Rajski raggiunge la coppia di testa, sorpassa Pozzi e si prepara ad attaccare Cicognini, ma al 10° giro il polacco si ritira dalla gara. Qu, nel frattempo passato al secondo posto, diventa il rivale principale di Cicognini e, a cinque giri dal termine, sopravanza il leader della corsa. Qu taglia la linea del traguardo finale con 1.133 secondi di vantaggio su Cicognini, autore del secondo posto, mentre Pozzi guadagna il gradino più basso del podio. Quarto Alessandro Cocozza, quinto Coppotelli.

Shifter ROK

Nonostante il clima invernale, come sempre s’infiamma l’atmosfera nella Shifter ROK, la classe dei kart a marce della ROK Cup.

Protagonista per tutta la stagione nella ROK Cup Italia, Riccardo Rigodanza mostra i muscoli e fa registrare la pole position nelle prove cronometrate, con un tempo di 1:01.846. Alessandro Buran si posiziona secondo, mentre Aleksandar Bogunovic coglie il terzo posto. Marco Vannini, vincitore del ROK Cup Festival 2022, è quarto, seguito in classifica da Fabrizio Morardo, quinto, da Dennis Menegatti, sesto, da Edoardo Villa, settimo, e Massimiliano Pezzucchi, ottavo. La graduatoria continua con Michal Bartoszuk, Kai Perner, Edoardo Sabatino, Patrick Di Giuseppe, Giacomo Pellegrino, Ferruccio Alacqua, Lorenzo Paganini, Alessandro Risi, Andrea Aliberti e Leonardo Saba.

Percorso quasi perfetto per Buran nelle qualifying heat, con un secondo posto nella prima manche e due vittorie nelle restanti due. L’italiano passa quindi al comando, davanti ai compagni di squadra Villa e Morardo, rispettivamente secondo e terzo. Menegatti si posiziona quarto, mentre Pezzucchi passa da ottavo a quinto. Rigodanza, invece, vince la prima heat, ma nella seconda è costretto al ritiro: il vicecampione della ROK Cup Italia scende quindi in sesta piazza. Dietro di lui trovano posto Bartoszuk, Vannini, Perner e Saba. Bogunovic risulta addirittura 15°.

In finale, partenza senza sbavature da parte di Buran e Villa dalla prima fila, mentre con uno scatto incredibile Rigodanza è immediatamente quarto, terzo dopo il sorpasso su Menegatti nelle prime curve. Buran prova subito ad allungare sugli inseguitori, ma Rigodanza non vuole lasciarsi scappare il rivale e tenta un sorpasso all’interno di Villa: i due si toccano ed entrambi si ritirano dalla gara. Vannini eredita la seconda posizione e tiene a bada Menegatti, Morardo e Pezzucchi. Grazie a un notevole ritmo di gara, Buran crea il vuoto tra sé e il resto del gruppo e taglia in solitaria sotto la bandiera a scacchi. Morardo, passato al terzo posto, battaglia con Vannini per la piazza d’onore, ma quest’ultimo batte il connazionale per questione di 0.132 secondi. Pezzucchi è quarto, mentre Menegatti termina quinto.